Il terremoto è un evento altamente traumatico che va ad insidiare il senso di sicurezza della persona. Gli effetti che il terremoto ha, quindi, sugli individui non sono, come spesso accade, da sottovalutare, ma vanno conosciuti, monitorati e all’occorrenza va chiesto un aiuto professionale per superare il disagio.
CHE COSA ACCADE?
Quando si è esposti ad un evento traumatico è inizialmente necessario mantenere un certo “distacco”, così da poter rispondere alle prime necessità dopo l’evento. Stiamo parlando della cosiddetta fase di shock, nella quale gli effetti che un terremoto ha sulle persone sono senso di irrealtà, di disorientamento e di confusione, fino a sentire quasi di non essere se stessi.
A questa fase segue quella dell’impatto emotivo nella quale, invece, prendono spazio le emozioni (tristezza, paura, rabbia, ansia, colpa) e possono verificarsi reazioni psico-somatiche (come ad esempio mal di testa, disturbi gastro intestinali, etc) come reazioni ad un vissuto emotivo troppo intenso e difficile da tollerare per la persona.
L’ultima fase è, invece, quella del fronteggiamento: la persona inizia ad interrogarsi, a cercare spiegazioni, risposte, soluzioni per capire cosa fare.
QUALI SONO LE REAZIONI PIÚ COMUNI?
Gli effetti del terremoto sulle persone sono svariati e cambiano da individuo a individuo. Tra quelli più comuni troviamo:
- emozioni negative collegate al trauma (es. paura, rabbia) che risultano persistenti e presenti per la maggior parte del giorno, tanto da impedire, talvolta, anche lo svolgimento di azioni quotidiane;
- problemi del sonno, come difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli durante la notte, incubi frequenti oppure eccessivo bisogno di dormire;
- problemi di alimentazione, tra cui scarso appetito, dolori gastro-intestinali successivi al pasto;
- apatia e disinteresse per attività che erano ritenute piacevoli;
- umore depresso, pensieri negativi ricorrenti e aspettative negative su di sè, sul mondo, sul futuro;
- evitamento di situazioni, persone o stimoli che possono far rivivere il trauma o le emozioni ad esso connesse;
- flashback, ovvero immagini e ricordi dell’evento che irrompono nella mente frequentemente e in modo intrusivo;
- senso di colpa persistente e irrazionale, per aver causato o per non aver evitato che l’evento traumatico accadesse a se stesso e agli altri o per non aver saputo gestirlo al meglio o limitato le conseguenze negative.
CHE COSA FARE?
Gli effetti del terremoto sulle persone possono variare per tipologia, durata, intensità. In alcuni casi i sintomi possono scomparire nell’arco di qualche settimana, in altri possono sfociare in disturbi quali attacchi di panico, problemi di ansia, depressione, dipendenza da sostanze o disturbo post-traumatico da stress.
Per gestire al meglio gli effetti del terremoto è importante:
- accettare le proprie emozioni, non negarle né giudicarle, ma imparare a riconoscerle, monitorarle e ricordarsi che è normale avere reazioni emotive intense dopo un evento simile
- limitare l’uso dei media a pochi momenti nell’arco della giornata
- riprendere la propria quotidianità il prima possibile o per lo meno creare una routine quotidiana, riprendere il contatto con le persone, con le situazioni e i luoghi familiari
- prendersi del tempo di recupero e chiedere aiuto, ovvero cercare di ascoltare i propri bisogni ed assecondarli, parlare dell’evento con persone che trasmettono sicurezza e accoglienza per scaricare la tensione.
Nei casi in cui il disagio e i sintomi tendano a permanere per un tempo prolungato si rende necessaria la richiesta di aiuto a professionisti preparati. Un approccio particolarmente indicato per la cura degli effetti del terremoto sulle persone è la terapia EMDR (scopri di cosa si tratta), la quale è dimostrata altamente efficace nell’elaborazione del trauma dovuto all’evento.